Basket in Carrozzina, la Lazio riparte dai giovani. La felicità della dirigenza: “Crediamo in questo progetto” – articolo ” La Lazio Siamo Noi”
Rialzarsi dopo esser caduti, rimettere insieme i cocci e ricomincare. Sa come si fa, la S.S. Lazio Basket in Carrozzina. Che nonostante i problemi economici che hanno impedito, lo scorso anno, alla prima squadra di non iscriversi al campionato di seconda divisione, ha deciso di ripartire dai più giovani. Merito di otto genitori di ragazzi tra i 7 e i 18 anni, residenti tra Roma e i dintorni, che, unendo le forze, hanno trovato il modo di rimettere in piedi la squadra. Di nuovo sotto la guida di nuovo di Stefano Rossetti, entusiasta di questa iniziativa che ridonerà al campionato anche la squadra della S.S. Lazio: “Quest’idea è realtà grazie ai genitori dei piccoli atleti che hanno voluto ridare fiducia a me e a Carlo Di Giusto. Anche quest’anno hanno voluto che fossimo noi a seguire questi ragazzi nella crescita sportiva, permettendo loro di praticare Basket in Carrozzina. Ovviamente, il nostro intento è quello di crescere il più possibile, di arrivare a dieci atleti e di fare un passo alla volta per crescere tutti insieme. I ragazzi che si allenano, ad oggi, sono piccolini di età e sarà una nuova sfida anche per me. (…) Sono certo che un gruppo di bambini che gioca a basket in carrozzina possa avere una forza mediatica maggiore rispetto ad una squadra di grandi campioni. Ci alleneremo in una palestra scolastica ma siamo ancora alla ricerca di una palestra dove disputare le partire, che sia regolamentare”. Gioia condivisa anche da Moreno Paggi, presidente della S.S. Lazio Basket in Carrozzina: “Da oggi non sono più da solo: ho accanto colossi del calibro di Stefano e Carlo e non è poca cosa. Affrontare i problemi di tutti i giorni con loro è tutta un’altra cosa e sono certo che faremo cose belle per questi giovani e per il futuro. (…) Il nostro obiettivo è quello di fare questo campionato al meglio possibile, di raggiungere giovani nuovi. Ieri, Sara, la più piccola della squadra, che ha solo 7 anni, mi è venuta vicino, mi ha tirato la giacchetta e mi ha detto grazie, abbracciandomi. Ecco, questo per me è già uno scudetto immenso”. Immancabile anche il commento di Carlo Di Giusto, che in questa nuova esperienza vestirà il ruolo di direttore sportivo: “Siamo veramente felici di poter partecipare a questo campionato, è un progetto nel quale credo moltissimo. Firmeremo protocolli d’intesa con fondazioni e ospedali per avvicinare i giovani al mondo del basket in carrozzina”.