A Toronto sono in corso Campionati Mondiali femminili di basket in carrozzina.
Il tecnico della nazionale femminile italiana Carlo Di Giusto sta seguendo di persona in Canada l’andamento del torneo, osservando alcune delle possibili avversarie delle azzurre negli Europei dell’estate 2015. Questo è il commento del coach al termine della prima fase del Mondiale:
“Dopo 4 giornate, sembrano già delineate quelle che saranno le nazionali che potranno giocarsi una medaglia in questi mondiali.
Usa e Canada, nonostante le sconfitte negli scontri diretti, sembrano le più accreditate a contrastare le due corazzate europee Olanda e Germania (vincitrici dei propri gironi); le britanniche (che nello scontro diretto di stasera contro il Canada potrebbero giocarsi il secondo posto nel girone) e l’Australia probabile terza nell’altro girone (dovrebbe battere la Germania di 11 per essere seconda), non sembrano attualmente in grado di creare problemi nei quarti di finale.
Per quanto concerne le individualità, spiccano elementi di sicuro valore internazionale che potrebbero fare la differenza per la vittoria finale: la statunitense Rebecca Murray, una punti 2.5 nata nel marzo 1990 che potrebbe ricordare fisicamente e tecnicamente il nostro Fabio Raimondi; nella Germania le solite Marina Mohnen e Gesche Schuenemann, ancora capaci di fare la differenza, come dimostrano i 29 e 28 punti rispettivamente segnati contro il Canada.
Proprio le canadesi hanno certamente dalla loro il fattore campo e tre giocatrici di ottimo livello: Janet McLachlan, una punti 4.5 molto forte fisicamente, Cindy Ouellet, una punti 3.5 molto agile, e Katie Harnock una 2.0 con diversi punti nelle mani. Ma la vera sorpresa è l’Olanda, certamente la nazionale più in crescita: dopo la vittoria contro le tedesche negli ultimi campionati europei del 2013, in questo Mondiale le olandesi schierano il pivot Mariska Beijer, una punti 4.0 nata nel 1991 molto forte fisicamente e con ottime percentuali (miglior realizzatrice con 23 punti nella partita stravinta contro le statunitensi), intorno alla quale ruotano Inge Huitzing, una 4.5 di 40 anni ma ancora in grado di gestire al meglio la squadra, e una schiera di piccole molto combattive e preparate.
Dopo la giornata di riposo del 25 si disputeranno i quarti che decideranno le 4 semifinaliste”.
Articolo preso dal sito FIPIC